venerdì 15 gennaio 2010

Caro Abramo, Caro Sindaco,
che dire di fronte ad una tragedia così immane? Anche una personalità forte come la tua soccombe per un dolore così forte e lancinante.
So bene quanto hai amato il tuo adorato Giuseppe. Non ti sei mai arreso di fronte all’evidenza dei suoi problemi: visite specialistiche, cure, fisioterapia, centro iperbarico, fino a Lourdes, sperando in un Miracolo che potesse alleviare o guarire le sue sofferenze.
Tu, Carla e la tua famiglia, avete dedicato la vita a questo vostro figlio sfortunato, ma infine, era bella la vostra completa accettazione di questa creatura così dolce e affettuosa.
Era bello. Era bello quando parlavi di lui, lo facevi sempre con il sorriso tenero di un padre che stravede per il figlio. “Sai che mi ha detto Giuseppe…” mi raccontavi a volte e i tuoi occhi si illuminavano del tuo incommisurato Amore per lui…
Tu e la tua famiglia siete un esempio per la società, un esempio di come si riesce far vivere un figlio integrandolo il più possibile in un mondo che in parte gli veniva precluso per una sfortuna che aveva minato il suo giovane fisico.
C’è un’altra vita che non finirà finché voi vivrete, quella che continua nel vostro cuore e nella vostra mente, quella che farà continuare a vivere Giuseppe in eterno.
Ora lui è un Angelo di fatto, puro, etereo e vicino a Dio e alla vostra vita. Lo so che in situazioni simili le parole contano poco, ma una riflessione va fatta: con il suo breve percorso di vita Giuseppe ci ha lasciato un insegnamento: amare la vita anche quando è avara e dura con noi, se abbiamo vicino delle persone che ci amano e che amiamo il nostro passaggio su questa terra diventa diverso.
Hai dato a questo figlio la sicurezza dell’amore e insieme a lui hai superato gli ostacoli più grandi che ci siano: l’indifferenza e la rassegnazione.
Mi hanno colpito fortemente le parole e il conforto che ti ha dato Maria Elena, appena sei arrivato a casa in quei terribili momenti. L’ho vista forte e determinata e lui ora vi ama ancora di più.
È dura, ma non tutto è perduto… la vita continua, hai una famiglia molto valida e solida; continua ad essere per loro il faro che sei sempre stato. Non mollare, forza Abramo!

Il tuo caro amico Marcello

Il Segretario, il Gruppo Consiliare, il Direttivo e tutti gli iscritti dell’UdC di Martinsicuro si uniscono al dolore che ha colpito la famiglia del Sindaco Abramo Di Salvatore per l’improvvisa scomparsa del caro Giuseppe.

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