domenica 5 luglio 2009

L'ESTREMA PERIFERIA, Vagnoni primo degli eletti non entra in Giunta Provinciale

La considerazione della Provincia di Teramo nei confronti di Martinsicuro è pari a zero nonostante il successo elettorale dell’Avv. Massimo Vagnoni che con il 43% è il primo degli eletti in tutta la Provincia all’interno del Popolo della Libertà.
La rabbia e lo sdegno dei cittadini di Martinsicuro ci devono condurre ad una riflessione obbligata, al di là di ciò che la politica riesce a mettere in scena con il suo teatrino, specialmente subito dopo l’accaduto.
Il furore viene pilotato magistralmente fino allo spegnimento graduale della polemica, ma la ferita nel cuore della democrazia resta comunque e con essa cresce lo scollamento tra il cittadino/elettore e l’inefficiente e sempre più incomprensibile mondo della politica.
Come Segretario della locale Sezione dell’UDC, posso affermare che se il nostro candidato Abramo Micozzi fosse stato eletto di nuovo, Martinsicuro avrebbe avuto il suo rappresentante all’interno della Giunta Provinciale. Ciò è deducibile per due motivi essenziali: il primo perché sicuramente sarebbe stato l’unico Consigliere eletto dell’UDC e per motivi di rappresentanza politica l’ingresso in Giunta sarebbe stato automatico e naturale; l’altro motivo (il quale rafforza il primo) è che Micozzi vanta cinque anni di esperienza come Consigliere Provinciale di opposizione.
Se a ciò aggiungiamo il fatto che Martinsicuro ha avuto la concreta possibilità di eleggere due candidati ( Vagnoni + Micozzi) oltre ad un assessorato potevamo puntare anche alla Presidenza del Consiglio Provinciale. Tale risultato sarebbe stato possibile solo con un maggiore gioco di squadra tra UDC e PDL, rompendo per un attimo i nostri inutili steccati partitici avremmo sicuramente fatto vincere MARTINSICURO.
Tutto il centro-destra ha vinto in Provincia e nonostante il primo degli eletti Martinsicuro ha perso
, perchè è stata comunque tradita e disattesa la volontà degli elettori, la democrazia ha perso e ha vinto la fonte della cattiva politica, che trova la sua logica perversa nei cosiddetti accordi pre-elettorali. Vince la vecchia politica dei manuali Cencelli fatti alla bisogna.
Personalmente prendo le distanze da questo modo di fare politica e sicuramente vaglierò insieme al Direttivo del mio partito la possibilità di attivare l’iter referendario per poterci aggregare alla Provincia di Ascoli Piceno. Come giovane sono stanco di vedere la mia cittadina considerata come l’estrema periferia della Provincia di Teramo e non mi interessa dell’orientamento tradizionale della classe politica locale, visto i risultati rischiamo di non avere più una classe politica.

Concetto Di Francesco