domenica 22 novembre 2009

SICUREZZA E DISAGIO SOCIALE

La sicurezza è un diritto fondamentale del cittadino, il suo livello di percezione è principalmente legato al tema dell’ordine pubblico, ma anche al concetto di servizi necessari a definire l’identità civica nella quale la comunità locale si riconosce. Di conseguenza la percezione della sicurezza si abbassa anche con l’aumentare del disagio sociale, per questo con il comunicato stampa dello scorso 15 novembre 2009 (vedi qui) ho voluto lanciare un appello a tutte le forze politiche e sociali di Martinsicuro, l’intento è quello di aprire una sorta di “conferenza permanente” su un tema di difficile definizione quanto complesso.
Credo che sia possibile definire come disagio sociale la situazione (prolungata nel tempo) in cui il soggetto, per specifiche condizioni, non è in grado di utilizzare pienamente le proprie risorse e le opportunità offerte della società, e alternativamente e/o contemporaneamente si isola o suscita rigetto da parte della società stessa; si manifesta cioè come problema sociale per la soluzione del quale è opportuno, e talvolta indispensabile, un intervento.
Quando affermo che la sicurezza della nostra città inizia proprio dalla cura di quel sottobosco invisibile da cui ogni giorno scaturiscono una miriade di micro-conflittualità, mi riferisco alla combinazione di vari fattori come: ristrettezze economiche, difficoltà familiari, disoccupazione, malattie o invalidità, solitudine, età, sesso, carenze culturali, estraneità e immigrazione, tossicodipendenza, maltrattamenti ecc… Sono tutte problematiche che spesso a Martinsicuro vengono vissute silenziosamente in famiglia. Inconsciamente non ce ne rendiamo conto, ma il disagio sociale è come un grande incubatore dove maturano tragedie annunciate.
Offrire servizi mirati non è un’eresia, specie dopo la continua e ripetitiva denuncia dell’Ass. Marcello Monti. Sono convinto (lo ripeto) che è indispensabile attivare un sistema di prevenzione e contrasto delle dipendenze e delle altre forme di disagio sociale partendo dalla scuola, consolidando la collaborazione tra le istituzioni scolastiche e l’amministrazione comunale. Sempre in merito al problema delle dipendenze occorre anche aprire prima possibile sul territorio un punto di riferimento per il supporto psicologico e l’assistenza alle famiglie.
La mia personale convinzione aumenta anche quando determinati servizi possono essere organizzati a costi irrisori per l’intera comunità.

Concetto Di Francesco.

martedì 13 ottobre 2009

COMUNICATO STAMPA

Martinsicuro, 12 ottobre 2009

Il nostro partito è composto da persone che fanno dell’onestà un proprio stile di vita. Crediamo che l’impegno politico sia un dovere da compiere con fedeltà e coraggio, guardando sempre ed esclusivamente al bene della comunità.
La Direzione esprime piena solidarietà all’Assessore Abramo Micozzi, lungi da lui qualsiasi volontà di appropriarsi di somme non dovute, è evidente che il Comune ha riconosciuto l'utilità e il beneficio dell'opera del professionista e pertanto ha ritenuto giusto rimborsare Micozzi di somme da lui anticipate e che nemmeno la sentenza nega.
Saranno gli organi preposti a stabilire eventuali errori di forma e le relative soluzioni.
Qualsiasi organizzazione politica non è deputata a istruire processi seppur condotti in maniera mediatica.
Occorre però ricordare il principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e crediamo quindi che se per lo stesso identico fatto due amministratori pubblici possono avere entrambi il diritto di essere rimborsati delle spese legali, sostenute nell’esercizio delle loro funzioni, allo stesso modo ad entrambi tale diritto può essere negato.
Politicamente giudichiamo una disattenzione il fatto che sta all’origine di tutta la vicenda risalente al 2000: il mancato conferimento formale di un incarico ad un tecnico esterno che già operava attraverso le Opere Marittime di Ancona per la realizzazione di lavori riguardanti l'approdo, lavori che poi sono stati eseguiti e regolarmente portati a termine. Considerata l’importanza dell’opera per la comunità di Martinsicuro sia per scopi turistici e sia per l’utilità della locale flottiglia della piccola pesca, crediamo che ogni buon amministratore debba avere a cuore e curare attentamente ogni fase degli interventi che devono essere eseguiti.


Il Segretario di Sezione
Dott. Concetto Di Francesco

domenica 5 luglio 2009

L'ESTREMA PERIFERIA, Vagnoni primo degli eletti non entra in Giunta Provinciale

La considerazione della Provincia di Teramo nei confronti di Martinsicuro è pari a zero nonostante il successo elettorale dell’Avv. Massimo Vagnoni che con il 43% è il primo degli eletti in tutta la Provincia all’interno del Popolo della Libertà.
La rabbia e lo sdegno dei cittadini di Martinsicuro ci devono condurre ad una riflessione obbligata, al di là di ciò che la politica riesce a mettere in scena con il suo teatrino, specialmente subito dopo l’accaduto.
Il furore viene pilotato magistralmente fino allo spegnimento graduale della polemica, ma la ferita nel cuore della democrazia resta comunque e con essa cresce lo scollamento tra il cittadino/elettore e l’inefficiente e sempre più incomprensibile mondo della politica.
Come Segretario della locale Sezione dell’UDC, posso affermare che se il nostro candidato Abramo Micozzi fosse stato eletto di nuovo, Martinsicuro avrebbe avuto il suo rappresentante all’interno della Giunta Provinciale. Ciò è deducibile per due motivi essenziali: il primo perché sicuramente sarebbe stato l’unico Consigliere eletto dell’UDC e per motivi di rappresentanza politica l’ingresso in Giunta sarebbe stato automatico e naturale; l’altro motivo (il quale rafforza il primo) è che Micozzi vanta cinque anni di esperienza come Consigliere Provinciale di opposizione.
Se a ciò aggiungiamo il fatto che Martinsicuro ha avuto la concreta possibilità di eleggere due candidati ( Vagnoni + Micozzi) oltre ad un assessorato potevamo puntare anche alla Presidenza del Consiglio Provinciale. Tale risultato sarebbe stato possibile solo con un maggiore gioco di squadra tra UDC e PDL, rompendo per un attimo i nostri inutili steccati partitici avremmo sicuramente fatto vincere MARTINSICURO.
Tutto il centro-destra ha vinto in Provincia e nonostante il primo degli eletti Martinsicuro ha perso
, perchè è stata comunque tradita e disattesa la volontà degli elettori, la democrazia ha perso e ha vinto la fonte della cattiva politica, che trova la sua logica perversa nei cosiddetti accordi pre-elettorali. Vince la vecchia politica dei manuali Cencelli fatti alla bisogna.
Personalmente prendo le distanze da questo modo di fare politica e sicuramente vaglierò insieme al Direttivo del mio partito la possibilità di attivare l’iter referendario per poterci aggregare alla Provincia di Ascoli Piceno. Come giovane sono stanco di vedere la mia cittadina considerata come l’estrema periferia della Provincia di Teramo e non mi interessa dell’orientamento tradizionale della classe politica locale, visto i risultati rischiamo di non avere più una classe politica.

Concetto Di Francesco

domenica 14 giugno 2009

Le nostre considerazioni elettorali

Confrontando i risultati delle elezioni europee con quelli delle elezioni provinciali nel collegio di Martinsicuro l’unico partito che riesce ad incrementare voti in modo considerevole è l’Unione di Centro.
L’UDC passa dal 5,59% con 349 voti, nelle elezioni del Parlamento Europeo, all’8,45% con 527 voti, nelle elezioni provinciali. Tutti gli altri partiti, pur presentando candidati locali, nelle elezioni provinciali hanno perso voti rispetto alle europee.
Un buon risultato che rappresenta una manifestazione di stima da parte dei nostri elettori i quali ringraziamo di cuore.
L’incremento è dato ovviamente anche dalla presenza in lista del Prof. Abramo Micozzi Consigliere Provinciale uscente di minoranza. Per la riconferma occorrevano 825 voti cioè il 13,2 %.
La media provinciale è stata del 5,68%, l’UDC di Martinsicuro con Micozzi riscontra il miglior risultato in tutta la Val Vibrata e quinto come risultato di lista provinciale.
Il partito a livello cittadino, pur registrando un miglioramento rispetto alle scorse elezioni regionali, evidenzia una situazione di consolidamento del proprio elettorato.
Grazie alla vittoria della lista del Presidente Valter Catarra in Provincia, dopo circa vent’anni di governo del centrosinistra, si afferma positivamente la democrazia dell’alternanza anche in questa istituzione sovracomunale considerata irraggiungibile per una compagine di centrodestra.
Dopo vent’anni Martinsicuro riesce ad eleggere finalmente un Consigliere Provinciale di maggioranza: l’Avv. Massimo Vagnoni, (primo degli eletti nella lista provinciale del PDL), al quale facciamo le più vive felicitazioni e gli auguri di buon lavoro in Provincia per lo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro territorio.
I risultati elettorali hanno sfatato le profezie di alcune “cassandre truentine”, che pronosticavano, interrottamente per tutta la campagna elettorale, il seguente risultato: una sonora deblache dell’UDC con la candidatura del Prof. Abramo Micozzi, l’ennesima vittoria del centrosinistra e nel contempo la mancata elezione in Provincia di un candidato di Martinsicuro.
Per il bene della nostra cittadina tali iettature non si sono verificate. La politica e le elezioni mal si conciliano con la lettura dei tarocchi.

lunedì 11 maggio 2009

ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 6 E 7 GIUGNO 2009

Scarica (QUI) il programma completo dell’Unione di Centro sulle politiche familiari a livello locale a cura dell’Onorevole Luisa Capitanio Santolini (Responsabile Famiglia e Affari Sociali UDC)

"Le politiche nazionali non possono da sole essere esaustive rispetto ai bisogni sempre più diversificati delle famiglie.
I programmi nazionali sono costretti a ragionare in termini di misure standard e solo le comunità locali possono specificare tali misure per il concreto contesto territoriale in cui debbono diventare operative.
Nel fare questo l’Ente locale appare sempre più come un luogo strategico per “reinventare” nuove politiche pubbliche e per essere non più terminale periferico di un cervello centrale, ma organo di governo di un territorio autonomo.
Sempre più gli Enti locali hanno importanza a livello normativo, sempre più le loro decisioni incidono sulla organizzazione della società, sempre più molte competenze sono trasferite dal centro alla periferia.
In questi anni è avvenuta una forte spinta verso le Autonomie regionali ed è una spinta che è stata favorita sia dalle leggi approvate in Parlamento, sia da una cultura che è andata in questa direzione.
Pertanto è fondamentale la presenza e il ruolo delle amministrazioni locali, in dialogo con le espressioni della società civile, per elaborare politiche che colgano adeguatamente la diversificazione dei bisogni familiari, soprattutto in funzione del ciclo di vita della famiglia.
Un numero crescente di servizi viene messo in campo dagli Enti locali, ma occorre vigilare sui criteri che guidano tali iniziative per la famiglia e per questo, sono decisive le logiche che devono ispirare gli amministratori.
In particolare è decisivo seguire i principi e i criteri generali indicati di seguito :
1 - l’individuazione del soggetto titolare dei diritti che un provvedimento vuole promuovere
è fondamentale, altrimenti la legge sarà inapplicabile. Quindi occorre sempre richiamare
la famiglia fondata sul matrimonio (Art.29 della Costituzione);
2 - le politiche familiari non sono politiche di lotta alla povertà. Pertanto, almeno come tendenza, non possono essere legate al reddito e non devono avere come scopo la ridistribuzione
del reddito;
3 - le politiche familiari devono in ogni occasione e ad ogni livello essere applicate in chiave sussidiaria e non assistenziale e devono sempre considerare la famiglia in quanto tale, tenendo conto dei carichi familiari;
4 - le politiche familiari non riguardano solo il welfare (assistenza, cura dei soggetti deboli, servizi) bensì anche gli sgravi fiscali, la scuola, la bioetica, il lavoro, i mass media ecc.;
5 - le politiche familiari per definizione devono riconoscere l’importanza della democrazia
associativa, in altre parole devono riconoscere che la società civile nelle sue funzioni è creatrice di benessere;
6 - il monitoraggio costante dell’evoluzione della famiglia e della società, nonché dell’efficacia degli interventi a livello territoriale, è indispensabile per la corretta valutazione dell’impatto sulla famiglia dei singoli interventi.
Quelle che seguono sono le principali proposte di politica familiare per gli
Amministratori locali in occasione delle prossime elezioni amministrative.
Tali proposte non hanno la pretesa di essere esaustive di tutti i possibili interventi e, soprattutto, dovranno essere declinate e contestualizzate nelle singole realtà locali.
Infine, non potranno essere avviate tutte contemporaneamente, ma dovranno essere progettate per una intera legislatura.
Quello che conta è cominciare nel modo giusto, dando priorità alla famiglia e alle sue necessità.
In tale prospettiva si possono quindi individuare i seguenti ambiti di interesse:
• Azioni a carattere generale.
• Sostegno alla genitorialità: maternità e responsabilità educative.
• Politiche tariffarie.
• Casa e spazi urbani.
• Tempi sociali e tempi per la famiglia.
• Servizi di cura.
• Infanzia, educazione, istruzione.
• Auto-aiuto, aiuto tra famiglie, associazionismo.
Per ciascun ambito si propone una esemplificazione di possibili azioni operative."

domenica 19 aprile 2009

La solidarietà deve continuare

TERREMOTO : ANPAS APRE UNA SOTTOSCRIZIONE NAZIONALE

ANPAS lancia una sottoscrizione nazionale a favore della popolazione così duramente colpita dal terremoto.
Chiunque desideri contribuire può effettuare il versamento sul conto corrente:

c/c 512812
Iban: IT 17 V 05018 02800 000 000 512 812
Banca Etica – Filiale di Firenze
Causale: Anpas Emergenza Terremoto Abruzzo

Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze è: 843 Pubbliche Assistenze; 199 Sezioni; oltre 100.000 volontari; 700.000 soci; 2.700 ambulanze; 300 mezzi di protezione civile; oltre 400 mezzi per trasporti sociali.

A.N.P.AS. : Via Pio Fedi 48 - 50142 Firenze tel. 055/303821 fax 055/375.002
segreteria@anpas.org http://www.anpas.org

venerdì 20 marzo 2009

Abruzzo, l’insospettabile ricchezza


Il reportage apparso sull’ultimo numero del National Geographic descrive l’Abruzzo come una regione insospettabile:


Una signora discreta, ben istruita e particolarmente zelante, così appare l’Abruzzo a chi ha avuto il piacere di farne la conoscenza. Lo stupore, l’ammirazione, sono emozioni che il turista ignaro, rischia di provare in una regione piena di ricchezze naturalistiche, gelosamente custodite da chi ha le chiavi. Eppure, non è che gli abruzzesi si facciano in quattro per promuovere i loro prodotti, per far assaporare la propria cucina, per indicare una località ove perdersi per ritrovarsi” (…) “Oggi, questa regione appartata e misteriosa, dall’aria taciturna, vive di luce propria e di un’economia florida e vivace; i turisti, gli italiani più che gli stranieri, conoscono molto bene il mare dell’Adriatico e meno le zone interne, le quali superano ogni più ampia aspettativa… insospettabile perché si corre il rischio di rimanere stregati dalla biodiversità e dalla varietà di forme e paesaggi; che tradotto vuol dire oro naturalistico”.


Una regione dal volto ricco e poco conosciuto come è poco conosciuto il suo cuore ricco di petrolio.
Credo che il dibattito politico debba concentrarsi proprio su questo punto, senza vessilli di parte, perché l’ambiente e il territorio sono temi che non devono essere monopolizzati da nessuna parte politica, come nessuna parte politica ha il diritto/potere di svendere subdolamente la nostra regione alle compagnie petrolifere per rifornire stati extraeuropei.
Non ci sono valori cristiani che tengano. Di fronte all’ambiente deturpato c’è solo l’oltraggio e lo sfregio alla creazione di Dio. Nulla è più grave, perché sul rapporto con le risorse naturali ci giochiamo il futuro dei nostri figli. Sull’ambiente possiamo tirare i dadi su una profezia che si autoadempie e sull’ambiente c’è il rischio di far ricadere le colpe dei padri sui figli.
È il mondo che sta cambiando, è la natura che ci impone di convertire il classico sistema produttivo/economico (fondato unicamente sugli idrocarburi) con le fonti di energia naturali e rinnovabili, mentre il mondo cambia l’Abruzzo non deve cambiare volto per tornare indietro di cent’anni.
Crisi significa cambiamento, se l’economia arretra non occorre spingere l’acceleratore sul vecchio sistema, ma occorre puntare su un nuovo sistema produttivo, iniziando proprio da ciò che la natura ci offre spontaneamente senza pozzi e raffinerie.
L’Abruzzo dall’insospettabile ricchezza. Insospettabili sono anche i pericoli che si celano dietro ad una cattiva politica.

Concetto Di Francesco

mercoledì 25 febbraio 2009

Sicurezza e vigilanza del territorio

Già prima dell’intervento del governo centrale, molte amministrazioni comunali hanno avviato opportune convenzioni con le associazioni delle forze dell’ordine in pensione: “Associazione Nazionale Carabinieri” (Anc), “Associazione Nazionale Polizia di Stato (Anps), “Associazione nazionale Finanzieri d’Italia” (Anfi) ecc… per istituire un servizio di volontariato per la vigilanza dei luoghi pubblici e delle scuole negli orari di entrata e di uscita degli alunni. Spesso tali servizi di volontariato vengono espletati in coordinamento con la Polizia Municipale, i volontari iscritti alle Associazioni delle Forze dell’ordine in pensione offrono garanzia d’efficienza derivante dal fatto che, in passato, hanno ricoperto la qualifica di agenti di pubblica sicurezza. Quindi, oltre a conoscere le norme del Codice della Strada e in materia di sicurezza, sono in possesso di quella “forma mentis” che consente loro di affrontare le situazioni con senso di responsabilità e abnegazione.
Tutti i volontari sono riconoscibili attraverso l’uso dei segni distintivi della propria associazione o da un apposito corpetto.
Considerato il fatto che a Martinsicuro (grazie a Dio!) non avvengono efferati delitti di sangue da invocare l’intervento dell’esercito o dei caschi blu dell’ONU in stile missione “vespri siciliani” è opportuno considerare la necessità di avviare tale tipo di iniziativa per poter garantire maggiore vigilanza e quindi sicurezza, specie nelle zone particolarmente a rischio come la zona nord e il tempo libero.
È noto che ci sono molti ex carabinieri ed ex poliziotti in congedo che potrebbero benissimo offrire tale servizio in accordo con le loro associazioni di appartenenza, non parliamo di persone molto anziane, ma di cittadini che sono andati in pensione presto e che possono contribuire ancora per il bene e della nostra Città.
Invitiamo tutte le forze politiche di prendere in considerazione tale opportunità considerando il fatto che proprio nello statuto delle associazioni delle forze dell’ordine v’è come funzione il servizio di volontariato e di vigilanza come è possibile verificare visitando i seguenti siti: ANPS, ANC e ANFI.
Questo è un esempio di convenzione per un determinato tipo di servizio: Convenzione tra l’associazione nazionale della polizia di stato - sezione di terni e la circoscrizione “ colleluna” per la realizzazione del progetto “verde sicuro” inerente al miglioramento della sicurezza dei cittadini, ciccando sul link è possibile approfondire la natura di tale convenzione.

mercoledì 7 gennaio 2009

Il Partito Popolare Europeo

L’originale acquerello FI/UDC, definito così da Paolo Camaioni nel suo ultimo post, non è un prodotto di qualche strana alchimia. Nemmeno si può definire un laboratorio politico, perché non si è alleata La Destra col neo Partito Comunista dei Lavoratori, anzi non si è creata nessuna nuova alleanza. A Martinsicuro l’alleanza c’è dal 1997 per volontà degli iscritti di entrambi i partiti. “L’acquerello” bianco azzurro si chiama Partito Popolare Europeo di cui l’Unione di Centro e Forza Italia fanno parte a pieno titolo. Entrambi i partiti si ispirano a questa tradizione; l’UDC fin dalla sua fondazione (CCD e CDU), Forza Italia dal 1998 con l’entrata ufficiale dei suoi eurodeputati nel gruppo del PPE (vedi: http://www.epp-ed.eu/Group/it/chronology06.asp EPP/ED Group in the European Parliament).
A questo acquerello, poi Città Attiva è così lontana? È così lontana dall’umanesimo cristiano?
Chi ha veramente stima di Massimo Vagnoni nemmeno dovrebbe parlare di uscita di scena. Crediamo che la Politica non sia una corsa campestre. È una lunga marcia. Ci sono fasi in cui i buoni atleti possono aumentare o rallentare il ritmo dell’andatura, ma non si fermano. Sicuramente Massimo è un ottimo maratoneta e il tempo ne sarà testimone.

C.D.F.