giovedì 18 dicembre 2008

LA FORZA DELLA BASE

Ci siamo ancora e lo ribadiamo con la nascita di questo blog, che da oggi sarà nostro araldo nel web.
Abbiamo superato l’ennesima prova di forza alle elezioni regionali, il 5,61% è un risultato straordinario.
La base dell’UDC ha uno zoccolo difficile da scalfire, nonostante gli attacchi da tutti i fronti e la fuoriuscita del gruppo dirigente abruzzese, che alla vigilia delle elezioni è salito armi e bagagli sul carro dei vincitori (vittima dell’assillante shopping pre-elettorale operato dal PDL nei confronti dell’UDC).
È la conferma che in Italia c’è ancora spazio per un partito di Centro in un asfissiante bipartitismo innaturale.
Ancora più sorprendente è il dato registrato a Martinsicuro, il 7% che supera sia la media provinciale (4,7%) che quella regionale.
Questo risultato lo si deve soprattutto alle qualità del nostro candidato, l’assessore Marcello Monti.
Un uomo che è fiero di appartenere alla base del partito e con essa ha deciso di intraprendere consapevolmente una battaglia difficile.
“Una presenza forte nel sociale” perché il sociale è presente fortemente nella sua vita, quotidianamente attraverso il volontariato. Capace di tener duro nelle situazioni di precariato (come spesso verte il volontariato) e di crescere un passo alla volta. Dedizione e sacrificio a quegli stessi valori che l’UDC rappresenta; valori che non sono sterili vessilli di gloria, ma stili di vita e esperienze continue sul campo; per chi opera sulla strada stando a contatto con le varie realtà; per chi entra nelle case e conosce bene i problemi delle famiglie, dei giovani e degli anziani. Non abbiamo candidato un politico, perché crediamo che la politica debba arricchirsi di queste esperienze e aprirsi senza ingerenze verso la parte più sana del nostro paese: l’universo dell’associazionismo e del volontariato. Lo abbiamo fatto in momento particolare, dove la crisi morale investe come un ciclone inarrestabile la politica regionale e nazionale, un governo delle istituzioni inteso come gestione personale del potere e non come pubblica vocazione. Abbiamo candidato un uomo degno di salire sugli scranni più alti della polis e con questo stiamo avanzando con forza a piccoli passi.