lunedì 11 maggio 2009

ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 6 E 7 GIUGNO 2009

Scarica (QUI) il programma completo dell’Unione di Centro sulle politiche familiari a livello locale a cura dell’Onorevole Luisa Capitanio Santolini (Responsabile Famiglia e Affari Sociali UDC)

"Le politiche nazionali non possono da sole essere esaustive rispetto ai bisogni sempre più diversificati delle famiglie.
I programmi nazionali sono costretti a ragionare in termini di misure standard e solo le comunità locali possono specificare tali misure per il concreto contesto territoriale in cui debbono diventare operative.
Nel fare questo l’Ente locale appare sempre più come un luogo strategico per “reinventare” nuove politiche pubbliche e per essere non più terminale periferico di un cervello centrale, ma organo di governo di un territorio autonomo.
Sempre più gli Enti locali hanno importanza a livello normativo, sempre più le loro decisioni incidono sulla organizzazione della società, sempre più molte competenze sono trasferite dal centro alla periferia.
In questi anni è avvenuta una forte spinta verso le Autonomie regionali ed è una spinta che è stata favorita sia dalle leggi approvate in Parlamento, sia da una cultura che è andata in questa direzione.
Pertanto è fondamentale la presenza e il ruolo delle amministrazioni locali, in dialogo con le espressioni della società civile, per elaborare politiche che colgano adeguatamente la diversificazione dei bisogni familiari, soprattutto in funzione del ciclo di vita della famiglia.
Un numero crescente di servizi viene messo in campo dagli Enti locali, ma occorre vigilare sui criteri che guidano tali iniziative per la famiglia e per questo, sono decisive le logiche che devono ispirare gli amministratori.
In particolare è decisivo seguire i principi e i criteri generali indicati di seguito :
1 - l’individuazione del soggetto titolare dei diritti che un provvedimento vuole promuovere
è fondamentale, altrimenti la legge sarà inapplicabile. Quindi occorre sempre richiamare
la famiglia fondata sul matrimonio (Art.29 della Costituzione);
2 - le politiche familiari non sono politiche di lotta alla povertà. Pertanto, almeno come tendenza, non possono essere legate al reddito e non devono avere come scopo la ridistribuzione
del reddito;
3 - le politiche familiari devono in ogni occasione e ad ogni livello essere applicate in chiave sussidiaria e non assistenziale e devono sempre considerare la famiglia in quanto tale, tenendo conto dei carichi familiari;
4 - le politiche familiari non riguardano solo il welfare (assistenza, cura dei soggetti deboli, servizi) bensì anche gli sgravi fiscali, la scuola, la bioetica, il lavoro, i mass media ecc.;
5 - le politiche familiari per definizione devono riconoscere l’importanza della democrazia
associativa, in altre parole devono riconoscere che la società civile nelle sue funzioni è creatrice di benessere;
6 - il monitoraggio costante dell’evoluzione della famiglia e della società, nonché dell’efficacia degli interventi a livello territoriale, è indispensabile per la corretta valutazione dell’impatto sulla famiglia dei singoli interventi.
Quelle che seguono sono le principali proposte di politica familiare per gli
Amministratori locali in occasione delle prossime elezioni amministrative.
Tali proposte non hanno la pretesa di essere esaustive di tutti i possibili interventi e, soprattutto, dovranno essere declinate e contestualizzate nelle singole realtà locali.
Infine, non potranno essere avviate tutte contemporaneamente, ma dovranno essere progettate per una intera legislatura.
Quello che conta è cominciare nel modo giusto, dando priorità alla famiglia e alle sue necessità.
In tale prospettiva si possono quindi individuare i seguenti ambiti di interesse:
• Azioni a carattere generale.
• Sostegno alla genitorialità: maternità e responsabilità educative.
• Politiche tariffarie.
• Casa e spazi urbani.
• Tempi sociali e tempi per la famiglia.
• Servizi di cura.
• Infanzia, educazione, istruzione.
• Auto-aiuto, aiuto tra famiglie, associazionismo.
Per ciascun ambito si propone una esemplificazione di possibili azioni operative."